Amore libero (beat love)

Amore libero
Amore a due
Mani amore
Semplice senza
Domani
Futuro rosa
Rosso fuoco avvenire
All'ombra d'orizzonte
Sul grembo di madre
Che va a dormire
Amore di seta
Amore di carta pesta
Mascherati da giorno di festa amori
Di vetro sottili strappati
Amori come fossero
Carta arpa d'Eolia
Suona d'amore
Il bardo triste canta sul loro
Amore vero amore
Amori strani stranieri
Amori sempre
In pena come mare
Placido in
Piena nella vena
Del mio braccio
Infili il tuo
Ago amore K un laccio
Emostatico statico sangue
Estrai emoglobo
Sotto luna
Piena d'un cielo stellato
Griffato dal mio
Lobo e guai
Seri porti amore
Agli amori miei amore
Libero neri amori
AMORE TI PIACCIO?
Libero amore libera
Strada dal tuo H'amore
Amor che soffochi
Miei pensieri
Sconvolge di guardia
Stai amore sul mio
Cuore guardiano cane
Attento al suo dolore
Di ieri durlindana
Tiritera HAMORE
Che spera
Dispera disperaati
Amori scuro amore
Insicuro nero
Senza futuro amore
Che sbatte sopra un muro
Abbarbicato all'incontrario
Bianco stanco dinanzi
A ciabatte ciondolanti
Grondanti bile e veleno il suo
Cuore (lo) malmena
Come fosse cuscino
Di piume implume
Di gallina sgozzata
La mattina rancido
Amore stantio pio Haamore
D'una vecchia
In preghiera la sera
Di compieta pietà!
Grida AMORE
E pietà e aamore
Carità d'amore
Per carità HAMORE
Che scoppia piscia coppia
Che scoppia d'amore
Amore che scoppia sino
A scoppiare Fa BOOM
BOOM BOOM BUM fa
BOOM come merda
Che straborda dalla
Tazza del cesso terso
Lindo perso di traverso lesso
Amore amor lessato lombi
Di ginocchia
Lombate disossato
Di coscia flambé
GUARDÍ amor
Che scrocchia lavato
Slavato perduto scivola
GLANG GLANG GLANF
Sulla buccia
D'arancia della vita
Invita in vita d'una donna
Nuda derubata di
Vagina AHMORE
Ingessato in un
Busto di creta
Scantona dal binario
Deraglia fluiva
Vacilla sulla bolla
Della karta
Bollata senza valore
Valori balla
Colla bocca
Lavata dal bicarbonato
E la lisciva
Blu dentro un quadro
Di BALLA in un paesaggio
Di KOEKKOEK
IN UN QUADRO DI
KLIMT KOKOSCHKA
Ammazzato da una poesia
Di BAUDELAIRE
Amore spazzatura
A spasso con
Hamore tenuto al guinzaglio
Come cane
Che raglio l'asino
Ascolto dissuade
Amore morto
Tutto nervi e
Rabbia smorto
Stanco pallido
Come un pene moscio
Accartocciato su se
Flaccido smunto
Floscio un petalo
Di girasole al vento H'AMOREH
Un fascio
Di nervi rovi
E grovigli d'amore
Allegre comari
(di Windsor) ballanti
Fascio di nervi Amore
Fasciato coi Nervi ammantato
Di rabbiah e voluttà
Nerboruti amori David
Re Davide di Donatello
Vergati con la verga
Al vento come vergah
Che trapana (morgana) FIDIA trasudati
Essudati AAAAAHHHHH!
D'amore l'amore con amore
E senso sino a scioglierlo
Nel bollente catrame
Orrido sensi
Squallido amore
Amori trapanati borghese
Anarchico a'more (a ore)
Da rigattiere venduto
Svenduto alla fiera
Del miele andato
A male fiere
Fieri amori amoreee
Fiero d'esistere amare
Amore amori galere
Prigioni d'amore per imprigionati
Amori liberi
Amore depravato amoreee
Gay amore amori guy
LESBIE LOVE TRANS
Sottile lungi lungo
Sotterraneo dromedario
Lungamente segue il filo
Del discorso al faro
Di notte dimenticati
Amori oscuri alla nebbia
Del sole flambeeé amore
Che dimentica risollevato
Bastardo imbastardito
A menadito scordato
Dimentico d'amor plumbeo
Fumo di nebbia imbrillantata
A Milano San Francisco Lochnesss
Edinburgo al porto di
Marseille sulle scogliere di
Dover lungo la Seine de Paris
A Zinzulusa su un grattacielo
Di Chicago al Village
Sopra Sagrada familias
Pan de acuçar favelas de
São Paulo barrio de Baires
Patagonia Katmandù
Spiaggia di Cornovaglia porto
Di Brest Bretagna lontana
Amore che uccide amor
A Saint‐Malò Tinos Molos
Che "more" dimenticando
Una puttana
Amor ritrovato arso
Ardito amor con ardimento
Ardimentosi amori di
Sbiego di fianco financo
A morir d'amore sfiancati
Stanchi
Amore elettrico invasato
220 wolts
Indiavolato drogato fumato
Fumeè
Condito di gelo geloso
Bramoso di gelosia innevato
Di gialla neve a Tangeri
Nei ballatoi nelle stamberghe
Da una lira negli hotel
A ore per cinque dollari
Con puttane sante che volteggiano
Volteggianti come spighe
Di grano a novembre
Libellule violacee
Ballerine mendaci
Nei campi di lillà
Stai la amore
Poi vieni da me
Amore che conta
I giorni le notti che dura
Amori che contano
I minuti
Le ore che mancano
All'imbrunire
Per morire amori
Matematici amore
Ragioniere a memoire a
Mena dito che mena
La danza sul dito
Della sorte morte
D'amore amor
Che muore morire
D'amore senza amare amori
Amari morenti dissidenti
Fraudolenti morti
Amori piante secche vite secche
D'amore placido morire
Sul molo d'un porto
Lontano
Aspettando una rosa
Dal tuo amore da una
Nave che s'allontana
Amore dimenticato
Vecchio stantio di bucato
Amore che dura duro
All'infinito
Poco dura duraturo
Amore vita amara
Amara vita tenero
Amore di corveè amori
Di vita amare la
Vita senza morire d'amore!

‐ 2 giugno 2023, on the road
da: Collected poems 2023‐24

                                                 = Autocommento =  

Sovente il poeta, in queste ultime settimane trascorse on the road (il suo personalissimo cammino on the road sul versante orientale della penisola) si è domandato quale sia l'eredità oggigiorno di un artista (letterato ed intelletuale sui generis) tendenzialmente votato all'istinto solipsistico ed individualista come fu Jack Kerouac, uno dei padri della generazione beat, cioè quello che egli ha lasciato alle generazioni recenti o a persone distanti da lui non solo nel tempo ma anche in termini puri e semplici di distanza chilometrica, al di quà dell'oceano? La risposta egli l'ha ricevuta dalla strada stessa. Si trovava nella stazione ferroviaria di Padova, dove era arrivato da Venezia, e attendeva il treno che doveva ricondurlo a Ferrara, da dove era partito; vicino a una porta dell'uscita della stessa, di fronte alle biglietterie della stazione, all'improvviso li passò innanzi una ragazzina che portava sulle spalle uno zaino, simile al suo tascapane (quello vecchio degli anni ottanta), no a quelli moderni. Sullo zaino vi erano attaccati alcuni stemmi di località europee (come quelli che un tempo si attaccavano sul lunotto posteriore delle autovetture o sul retro delle roulotte, per chi viaggiava con tale mezzo): Budapest, Tenerife, Tinos, Amsterdam, etc. Quella ragazzina era stata evidentemente in quei posti, magari veniva proprio da uno di quelli, forse (anzi, probabilmente) non ha mai conosciuto ‐ né sentito parlare ‐ di Kerouac e degli altri scrittori beat, ma inconsapevolmente è votata al viaggio, ad andare, al cammino (lo storico toscano Franco Cardini sostiene del resto che l'uomo nasca viator prima ancora che religiosus o economicus, anzi quella sua caratteristica starebbe alla base della plurimillenaria vicenda umana, come quella di homo sapiens stessa), come un altro scrittore nomade ‐ l'inglesissimo Bruce Chatwyn ‐ sostenne per una intera esistenza. Che poi entrambi (Kerouac e Chatwyn) siano morti in perfetta solitudine, è un discorso a parte il quale lascia il tempo che trova ‐ in fondo.