Angeli bianchi... Angeli neri
Nell'istantaneo battito di ciglia,
intra, di frammentate nubi, spazi,
anelando frullar d'eteree ali
schizzar, simil saette, in tuo soccorso,
cercavi Angeli bianchi.
Cadevi, senz'appigli onde fermarti,
tra incerti echi d'incomprensibili brusii.
Avresti invocato aiuto... gridato...
se ciò, vano, non fosse stato.
Sarest’infin piombato fra, del serpente,
l'obbrobriose spire...
‐ avea lasciato l'Eden da immemorabil era,
già allor sapiente ch'avresti mangiato la tua mela ‐.
Attirando per entrambi l'eterna punizione,
Eva t'avea tradito inesorabilmente!
Gli specchi del tuo ego ean divenuti opachi
ed esso si dissolse in meri pochi istanti,
abbandonando rea essenza intimorita,
quasi svuotata spoglia, oltremodo rinnegata.
Verso l'abisso,
avresti completato ‘l volo,
accolto nell'empie braccia del vil ingannatore,
ch'avea, dianzi ad altri, tradito ‘l proprio Padre.
Restio a udir sacrale tono richiamante,
avei pria declinato richiesta di perdono
invocato miseramente appresso,
nell'estremo tuo sguardo spento, al cielo volto,
sperando ancor, avanti a esser dannato per l'eterno,
d'intraveder tremule sagome desiate
‐ dietro correnti e nubi candide,
fluttuanti ‐
d'Angeli bianchi...
Sebben tu fossi sciente
ch’angeli neri ti bramavan puramente.