anni e grovigli
io per il momento e ancora null'altro so fare
prendo per mano la mia ansia ingarbugliata alla speranza,
e mi siedo ad aspettare nascosto dietro al mio solito sorriso
il mio sorriso come fosse un fiore
un fiore da regalare a chi avrà la pazienza di aspettare
aspettare che io riesca a sbrogliare
la matassa di aspettazioni di sospiri e di illusioni
che porto in testa ancora adesso che di anni ne ho tanti
come quando attorno ai venti correvo senza paura per le periferie del mondo
e adesso corro anche di più e perfino meglio
che ogni mattina ancora mi sorprendo di essere qui vivo ad inseguire il grande sogno
un sorriso un sogno una carezza e un fiore
e torno ancora sulla solita via del mio migrare
come quei cani randagi di paese e di periferia
che sanno tutto loro di sconfitte e di vittorie su questa terra
e camminano per il mondo provati ma ritti e fieri
come reduci di una grande guerra
ma la vera guerra è sempre e solo con se stessi
la guerra e poi la tregua
per riuscire a comprendersi un po' meglio
e regalarsi almeno una carezza
un sorriso un sogno una carezza e un fiore
da regalare a me stesso e a chi avrà la pazienza di aspettare
aspettare che io riesca a sbrogliare
la matassa di aspettazioni di sospiri e di sogni
che ho ancora in testa
ancora adesso che di anni ne ho tanti
come quando attorno ai venti correvo senza paura per le periferie del mondo
e sia quello che deve essere
che così e la vita
o per lo meno così è la vita mia
presso questi santi e poveri anni,
grovigli di periferia
Marco Bo
http://cantidallaperiferiadelmondo.blogspot.it/2014/08/grovigli.html