Ardimentose fantasie di un sogno infinito

Sognare;
e calunniarsi da solo
tra risate e pianti,
con la mente a inventarsi
amori e illusioni;
polluzioni di piacere e vertigini
immaginate in desideri
per lo più giovanili.
Là il profondo pensare,
assume odori d'impurità
mentre l'anima
è già ubriaca di mosto selvatico.
E al risveglio
si ritrova bagnata di intime eresie.
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Cesare Moceo da Cefalù al mondo 71n poet‐ambassador t.d.r.