Aria notturna

Nodi scorsoi avvolgono ed ottenebrano,

immagini che danzano in uno specchio ossidato

in secoli di folle passione andata.

Sei tu che mi rendi ansioso di respirare i tuoi capelli,

o sono io che sono ancora assetato del tuo collo,

del tuo seno, del tuo frutto, che scorre scarlatto?

Vorrei saltare il tempo che mi sapera dal prossimo sorso

della tua vitae oscura, del vino della tua anima,

dal tuo sorriso docile, di angelo che attende un giudizio.

Sospiro dei giorni e delle notti mie,

desiderato, come nero assenzio,

vacuo, come fuoco fatuo.