Arrampicarsi sugli specchi
Nello strepitìo delle ormai estinte passioni
languide cantilene vellutate
col cuore che sprofonda nell'angoscia
voglie sospinte dal turbinio dei turbamenti
germogliano nei prati ameni della senilità
dentro quel clamore cupe nuvole adombrate
cercano calore in raggi di sole al tramonto
rughe marcate raccontano anni d'estati voraci
mentre la canizie copre ferite profonde
all'ombra dell'immensa bontà dell'anima
con lo sguardo duro e brezze d'avversione
ritrovarsi in quegli spazi sconfinati
nella soddisfazione di sapersi innocente
e nella collera di scoprirsi colpevole
al di la del domani vive la mia speranza
oltre i riflessi sbiaditi del tempo
frammenti di freddo che scalfiscono il cuore
lacrime asciutte d'occhi bramosi
sfuggenti inquietudini
che scivolano invisibili nel viso provato
mentre la storia mescola sapientemente le carte
.
cesaremoceo