Arte e magia
La magia è arte o l’arte ha un potere magico?
Fin dai tempi dei tempi l’uomo è insicuro
dopo la paura dei puri elementi della terra
dell’invocazione del Dio del fuoco, dell’acqua,
della mente. È la fonte più inesauribile e viscerale
dell’uomo. L’uomo vuole placare il Dio che è
fuori di sé ma anche il Dio che è dentro di sé.
L’uomo non crede nella Provvidenza e invoca
immagini e suoni che hanno potere di “sollievo”.
Ada Negri dice: “la forza di pensiero che Dio
ha dato a tutti noi, specialmente a coloro che
sono visitati dal Dio dell’ispirazione, sono maghi
e demoni ma forse hanno paura della certezza,
nasce il bisogno del segno, della traccia, dell’esorcismo
della paura, nasce la visione della catastrofe, ma
nasce anche la resurrezione e l’uomo al mattino
specialmente se vecchio, si ritroverà in mano
il pane di ieri che dividerà con amore con gli altri,
per la grande festività del giorno”.
(la comunione degli artisti‐ post scriptum).
Se l’uomo ha paura del dolore
ci soccorrono le rime di Quasimodo:
“Avidamente allargo la mia mano,
dammi il cibo quotidiano”.