Aspettando l'acqua benedetta

Prigioniero di me stesso
a distrarre le urla assordanti
del silenzio,
col gorgoglìo del sangue,
la nenia accorata
del cuore pulsante
e ansimanti sospiri dell'anima,
scivolo sul ghiaccio
di azioni incomprensibili,
partorite dall'angoscia
di un'orgasmo
insubordinato e sovraeccitato.
Sguardi curiosi
accorron veloci
a godere l'inferno
che arde tutt'intorno,
con le sue lunghe lingue
di fuoco che tutto inghiotte;
sguardi ghiacciati,
quasi incantati,
ma certamente spaventati
dal rosso bilancio
che la vita ha imposto.
Sguardi pieni di lacrime
a rinfreddire l'inferno
che da questa terra
è montato
ed aspettare un getto
d'acqua benedetta.
.
cesaremoceo