Ti guardo.
Esplode lo spazio
intorno
ad espellere intrusi,
la rabbia del mondo
sulla luce
dei tuoi occhi
si accheta.
Toccato
dalle volute di carne
delle tue labbra
freno il corpo
mentre l'incompleto respiro
affanna il pensiero
che docile
accompagno al doveroso riposo.
Un dispiacere
sottile e impossibile
veste del tuo ritorno
la sfumata figura
per una perdita ripetuta ,
nuovo alimento
per una presenza
senza tempo.
3 gennaio 2014
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