Atre ore

Altre ore, altri giorni:
sorprendermi sul filo
di invadenti esplosioni
fra la mia rabbia ingoiata,
fra rintocchi di orologi fermi,
fra bolidi veloci per le strade.   Io e il mio lento andare avanti
che stride con ultrasonici rumori
che ha timore di continuare qui
fra famelici e deformati luoghi,
fra stridenti ferri arroventati,
fra i rigori del solito niente.

Implosioni rimangono
a bruciare all'interno
come alte fiamme.