Attender deve, il paradiso

Al confine con l’altra dimensione
là dove è nuova la luce dell’alba,
mi soffermai a pregustar la scena
volgendo gli occhi all’eterea via.

Immensa, di persone pullulava
e di germogli a divenire fiori
al primo tocco della fantasia
quando li vuole contemplare schiusi.

Ed altro catturò la mia attenzione
in special modo uomini smarriti
e donne, anch’esse un po’ disorientate,
alla ricerca del ritorno duro.

Possibile, mi domandai sorpreso,
che dopo averlo anelato a lungo,
quasi al cospetto del mistero bello
vi sia la ritrosia ad accettarlo?

In mano a quella gente vidi zolle,
di mare gocce dentro delle ampolle,
la neve scivolare sui mantelli
e di sei petali su ogni petto un fiore.

Nel cuor di quegli umani vidi infanti,
adolescenti in cerca del futuro,
adulti a caccia del miglior presente
e vecchi, di nostalgia ammalati.

E un sussulto ebbi alla conferma
di essere non solo ad amar la vita,
di appartenere a quella folta schiera
per cui attender deve, il Paradiso.

*
Stesura 2011
Mensile Il saggio 08/2012 ‐ Antologia Concorso Giuliana Angeli I Ed. 2012 – Premiata al Concorso Il Saggio XVI Ed.