Attesa

E c’è l’attesa
a dipingere la pelle
e respirare forte il mio silenzio

il buio scende
soffici scalini
e sale il mio calore
nei tuoi sguardi

pennello ruvido
acquaragia di pensieri
che lavano quest’oggi dalla vita
e nuove linee
da farneticare
per inventare sillabe novizie

cala la notte
in rapidi sussulti
e lento tracimare di delizie

la tela vergine
pulsa nelle trame
e anela lo spessore dei colori
in questa sera
trepida di rosso
pelle di tutto
ruvida di sguardi
disciolta dal bagliore della luce

sento il tuo sangue
quando ti avvicini
che infuoca schiuma contro la mia riva