Attesa.
Lucidi son gli occhi miei
come un riflesso di luna piena
sul mare increspato,
al pensier di ciò che attendo
primo tra i desideri
che alla vita mia da senso.
E' come nebbia
quest'attesa,
cala dolce e inaspettata
celando i lineamenti
del desiderio,
e confonde i miei sensi,
e non so più cosa cercare.
Continuo nel vuoto,
oscuro mantello,
a tastare il cammino
ormai coperto,
scalfendo la mia pelle
al contatto con l'imprevisto,
inerme di fronte all'incerto.
Che fare, dunque,
per trovar ciò
che si cerca,
se non continuare
a sporcarsi le mani
con l'ustionate cera
della realtà?