Autunnale lieto
Inutili gocce cadono sul lago
Che nero attende immobile,
la cinerea luna docile,
che si bagni nelle sue acque.
Il cuore batte forte in queste notti,
in cui l’autunno regge la candela
del tempo infausto, che tutto invecchia
e, come tumore, crescono
i ricordi, i rimpianti e i rimorsi.
Ed il vento si desta trascinando le foglie
E me con loro, in un turbine impietoso,
che tutto avvolge nelle sue spire,
e sublima i sensi nostri, che
siamo uniti e insolubili, come pioggia e lago.
Ci ritroviamo, come naufraghi,
a rimirar le stelle sul cielo dei nostri corpi,
matidi di sudore e lacrime e piacere,
splendidi ed imperfetti, uniti.
Io ti amo, per ciò che sei,
una luce che conduce alla fine,
alla perfezione dell’ Eros e del Thanatos,
perché mi uccidi e mi dai vita, in eterno.