Avanti che l'oblìo m'assale

Ho ancora tanto da dire, di ciò che è stato e di quel che dovrà essere. E Voi che siete nati con me, non dimenticate la fame patita e gli uomini che hanno sacrificato se stessi; e mi rivedo bambino con le toppe nei pantaloni a far colazione con i chicchi d'uva trafugati dalle cassette del fruttivendolo accompagnati dai pezzi di pane duro che rimaneva al panettiere quando si vendeva "u pani ca junta". Questa è stata la mia infanzia, "pettini strittu e vastunati"
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Cesare Moceo da Cefalù al mondo
72n poet‐ambassador t.d.r.