Baciami Gl'Occhi

Baciami gl'occhi luna nascosta dal gelido scorcio che mostra il tuo manto pallido.
Baciami gl'occhi vitrei, biglie non più grandi di lucciole d'autunno,
copri la sofferenza della notte con la carezza di una madre come fossi bimbo disteso in lunghe e teneri  fasce.
Come seta sfioro le mie biglie che di tutto son fatte benchè di vetro eppur se noti più che morti, son vivi di te che dolce li accompagni.
Ma forse al signore della notte non importa sentir risuonare nel buio note di viva primavera,
al mio signore importa se tali occhi siano stati toccati da spezie e cartoni e non dalla sua stessa seta.
Ma mio signore, io che son fedele al mio stesso animo turbato, come potrebbero spezie e finte pietre ricoprir con egoismo gl'occhi del ceco d'amore? 
Un ceco che vede solo la strada che conosce e che con l'intenso bagliore cristallino della sua stessa cecità, ama il signor suo come la pupilla che ama la sua palpebra, sorprese in un abbraccio mortale quanto la loro funzione esistenziale."