Poesia
Barbabietole
Poi s'infrange di notte
l'onda lunga dell'assenza
ed il corpo dolorante teme
i cento anni e la linea rossa.
Giungono feste ed idoli sacri
vecchi altari rimbombanti
scivola la bianca tunica
per rivelare violini e mantra.
Come ubriaco dalla noia
tra le penne senza senso
tutto l'antico popolo osservo
Madre Terra, sollevami fortemente!
Basta alle mani ed alle idee
voglio solo essere un maestro
tra silenzi e occhi scaltri
che son vecchio più del mio tempo.