Barlume nostalgia
Nostalgia si scioglie
da perspicuo lunghissimo guardarsi
un attimo contiene l’altro in forza
si scinde in lama, scheggia l’ombra.
A pioggia, ne assorbono fantasie
esposte a mancanze
falde al tempo da colmare
se poi l’ora è oro seppellito.
Mi prende il volto con le mani
come ad accogliere in un vaso
lo stelo magro della felicità.
Volto nelle mani, mani nel volto. Oh sì!
‐Non dire nulla, non dire troppo
strozza il fiore alla sciocchezza‐
Nostalgia di te che sei
che vai che torni
muro sbrecciato, cielo divelto
rio sfociante al punto solito.
Il solco, sempre: a demarcazione.