Poesia
Baruffe marine
Altrove, in un altro emisfero
la notte abbandonò l’alcova.
Il giorno ancora assopito,
salutava l’alba mollemente
adagiata nel divano di stelle.
Falchi e grifoni
ricamavano il cielo
con i loro arabeschi.
Poi rapidi, di colpo
viravano in picchiata
sfidando i glauchi flutti
del dio Nettuno
per ghermire l’inerme preda:
una mite sardina
che a nessuno premeva.