Basta chiuder gl'occhi a quattro mani
Prima che la notte
sia di voce di campane,
di antichi fantasmi
mai sopiti coi loro tintinnii
di catene, un ago di luce
dalle stelle vorrei rubare;
e sul mio petto così appuntare
l’istante in cui t’appartengo
uguale al flutto del mare
che la sabbia lascia gravidaIn questa poesia d’amore
che da sempre si rinnova
con l’alta e la bassa marea
tu m’appartieni
Barriscono i clacson
nel traffico odierno;
ma basta chiuder gl’occhi,
un momento perché
sia scalza sulla spiaggia
a correre con te felice
rompendo con una risata
gli alti spruzzi
che dal mare si levano
Di Viola Corallo e Giuseppe Iannozzi