Ho venduto la mia anima ai vermi
Ho reso le mie lacrime agli uccelli
Ho regalato il mio pudore alle scrofe
E la mia coscienza perduta
Vivendo
E solo il peggio rimasto il mondo
Ammirando
Non vorrà
Giudicherà
Schiverà
Butterà
Attribuirà
A quella bestia del mio io.
31 maggio 2010
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Ma quando era in Sua compagnia, tutto spariva: i suoi sensi di colpa, la sua malattia, le sue inutili fissazioni scomparivano magicamente... la fame nel mondo, la guerra, nulla era più importante in quei rari, spendidi istanti. Non c'era bisogno di pensare, di aver problemi, di smettere di sorrirere, tutto perdeva un senso, quando c'era Lui. E lo avvertiva. Lo capiva dalla luce che vedeva nelle fredde ed uggiose giornate in Gennaio. Lo capiva dal sorriso che portava sulle labbra quando lo pensava. Lo sapeva e basta.