Poesia
Bevendo rose asperse
È quell’abbandonarsi
umano alla natura
a far dei sensi intarsi
di sottigliezze fotografiche
Così il tocco alla rosa
derma e velluto
a trattenere il sale della notte
Così la spina è disarmata
del vezzoso raggiro
E petali le labbra, a respirare
il miele dei pistilli
acre dolcezza
da cambiar sesso e colore
alle mosche accanite
al filo di scirocco