Bi seicentododici
Una sedia da sedersi
una rosa e una pecora
da accudire
l’universo da contemplare
in tramonti da contare...
elefanti ingoiati in buffi cappelli
un volo da volare
cieli da attraversare
pianeti da scoprire
un re senza sudditi da governare
un vanitoso da ammirare
un ubriaco che vuol dimenticare
un uomo d’affari che conta le stelle
il lampionaio, lo scrittore, l’aviatore
e una volpe da addomesticare
gli occhi per vedere
il cuore per guardare
una frase da ricordare
un deserto
popolato di incontri
da incontrare
il sibilo della morte
quando è tempo di andare
e una notte per ridere
stelle da accendere
e abitarne una
tutte le notti
per farsi ricordare.