Bisogno

Ho un immediato bisogno
di perdermi nei tuoi sguardi,
angoscia improvvisa di non vederti più.
Ansia insensata
o vita colpevole,
che sceglie cammini troppo distanti!?
Ho voglia di un abbraccio
come sai avvolgermi tu,
non toccandomi
presente.
Mi stringe il vuoto.
Vorrei partire,
per quei viaggi improvvisi,
fuggire da te
che sei la mia tana,
la mia trappola.
Scappare da questo dolore insistente,
da questi pasti consumati in attesa.
Sgattaiolare abile,
da questa statica svolta di vita.
Io fuggo,
fautore dei cambiementi
non delle rese,
della libertà
non dell'abbandono,
degli attimi vissuti intensamente;
in questi così convulsi
mi perdo
e arrendevole
vengo da te madre.