Blues e pallottole
Anche questa notte
cercherò un amore surrogato,
tanto chi se ne fotte
quello vero non l'ho mai trovato.
I vicoli sono sempre più oscuri
le strade viscidi serpenti d'asfalto,
le macchine sfrecciano come siluri
ogni tanto qualcuno è spacciato.
Mi ritrovo come un relitto
torvo al bancone del bar,
il barista mi trova sospetto,
ma solo nel rum voglio annegar.
Non potevo certo sperar,
che una voce calda e suadente
potesse anche li arrivar
vicino il piano stava lei, sorridente.
Mi perdevo nel suo canto
anche il barista sembrava felice,
mi ricordavano un tempo
quando non stavo tra certe facce.
Poi un ubriaco la molestò pesante
una bottiglia, un urlo, uno sparo
l'ubriaco per terra morente
ed io di corsa a cercarmi un riparo.
Esco e m'inghiotte la notte
arriva nel bar la polizia,
ma chi se ne fotte
tanto son già volato via.