Brividi d'amore
Lascio cader la veste troppo usata
dell'indifferenza, da troppo tempo acquisita.
Nuda la pelle, al chiarore delle stelle,
offro il mio corpo al cielo,
sottraendogli il lunare manto bagnato d'argento,
col quale potermi coprire,
nel mentre invoco il perdono
alla donna che ero,
colei ch'era nata per amare,
prima di lasciarsi, dentro, morire.
Rifiutar l'amore non ha alcun senso,
l'aver sofferto non giustifica questo,
l'ho capito solamente adesso.
Ed or mi trovo qui a fare pace con me stessa,
a togliermi di dosso questa veste d'apatia
che mi andava troppo stretta,
percepire il canto del mistero,
udir le melodiose note di un'arpa celestiale,
suonata da un Angelo dalle dita affusolate,
traente, dalle corde, una musica soave che rapisce il cuore.
E piangere di gioia, mentre nasce il mio sorriso,
immaginar quel che può essere il Paradiso
e riscoprirsi a provare brividi intensi ed improvvisi.
Brividi d'amore che salgono e percorrono la pelle,
sensazione d'esser nata a nuova vita,
d'essere amata e di voler di nuovo amare,
sotto quel cielo trapuntato di stelle
ed inondato di fulgida luce lunare.