Bruciori e sofferenze

Figlio dell'antichità
e della sua crudeltà al mio esser diverso
vivo disperso nel mio buio
e nei silenzi che sparlano tra loro
di tutto il mio Essere
Da sempre inzuppato d'amore
nel canto melodioso d'un uccello di rovo
che intona la sua nenia
avanzo tra fiamme conosciute
cercando rimedi alle mie passioni infelici
E nei dilemmi che m'impone il destino
rimango a guardarmi negli occhi
a meditare sulla mia solitudine
e accennando sorrisi aspersi di malinconia
nella sofferenza che m'avvolge il cuore
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Cesare Moceo destrierodoc @
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