Buon compleanno.
Sul display
del lussuoso ascensore
nella Torre nord
apparve il numero 77.
La porta si aprì
e lui uscì insieme ad altre persone.
Si diresse
con passo veloce
verso la porta del suo studio
il numero 32
lato est.
Quando varcò la soglia
trovò lo sguardo
della segretaria
che incrociò il suo.
“ BUON COMPLEANNO!” ‐ disse nervosamente, quasi ad alta voce.
“ Grazie!” ‐ rispose lui compassato, gettando un'occhiata all'orologio digitale posto su un ripiano.
Segnava le 08.20.
Era di nuovo un anno più vecchio.
Entrò in ufficio.
Accese il computer.
Si tolse la giacca e slacciò i polsini della camicia.
Andò in bagno e mise le mani sotto il getto fresco dell'acqua.
Inspirò ed espirò un paio di volte.
La segretaria entrò silenziosamente in ufficio,appoggiò una tazza di caffè bollente sulla scrivania dell'uomo e altrettanto silenziosamente uscì.
Era una calda mattina di Settembre e il sole iniziava a filtrare violento delle finestre.
Si diresse verso una di esse per socchiudere la veneziana ma all'esterno, sovrapposto al meraviglioso skyliner dell'isola di Manhattan, vide l'enorme sagoma luccicante
di un aereo che si dirigeva verso di lui.
Chiuse la veneziana e girò le spalle al destino.
Con gli occhi sbarrati osservò il suo Breil da parete: segnava le 08.39.
Il video del suo pc attendeva la password.
“ 11/09/1963” ‐ pensò.
La sua data di nascita.
Buffo morire lo stesso giorno dello stesso mese della propria nascita.
A volte
capita che in certi momenti
quando ci si trova
davanti all'inevitabilità della morte
si dicano frasi importanti
o si compiano gesti eroici.
Ma lui tacque.
Osservò la tazza con il caffè bollente.
Il profumo era invitante.
Gli venne solo di allungare il braccio per cercare di afferrarla.
Hal