Camminando vicino a nessuno
E' un oceano di sangue quello su cui cammino.
E' una landa di lacrime scadute e di pesci annegati.
E' una statua che si muove il mio nuovo destino.
Un futuro scritto nell'aria asfissiata.
Nuvole di ricordi generano pioggie di sofferenza.
Semi ormai vecchi per il raccolto di settembre.
Una piantagione di speranze brucia sotto la pioggia.
E' la parte migliore di noi stessi quella che poi si perde.
I lupi non possono cantare se non scende più la notte.
Le mie urla mute infrangono gli specchi.
Le anime de folli giocano ancora con la sorte.
Mentre il mare disegna i miei ultimi riflessi.
Mi sono ucciso ieri non ce la facevo più.
Per trovare mie parole dovrei dimenticare troppi suoni.
Mi han detto che non puoi cadere una volta che sei giù.
Quindi perché rischiare di finire sugli allori?