Cani senza leggi
Sui cigli delle strade
nuovi cani bramano
amori per l'accoppiamento.
Come in una danza folle,
coi denti aguzzi e bianchi
sbranano e ringhiano
smembrando vesti consumate.
E' il loro territorio,
e gli odori acri e forti
segnano tutti i confini,
invisibili agli occhi puri.
Eccoli giù, luridi bagordi!
Pronti a fottere le loro cagne
sempre avide di perle lucenti
e non ancora sazie.
Non esiste legge, come
l'anarchia vuole saggiamente;
ognuno è padrone
della propria violenza
e di sangue ancora colora
i canini affamati d'orrore.
Questa è una società
sempre uguale al passato
e specchio di un futuro, di
una profezia celata
da stupide ignominie.