Canta tue periferie
Tu canti poeta canti
canti tue periferie
dove si spazia
un’avventura d’anima.
I versi tuoi
percorrono orizzonti
‐ tutti quanti ‐
che supera la grazia.
Ma a te poeta mio
poi chi ti canta?
Poeta chi ti canta
dei quindici gradini
di spole tra due fari
di mille volti al giorno?
Chi canta dei tuoi incanti?
Chi canta del tuo passo, del tuo fondo?
Chi grida che non sei di questo mondo?
Baciate queste rime
da sole piante gore
son baci sui capelli
per mille ciocche more
senza orpelli
solo labbra
in balìa di sete.
E canta poeta ancora
canta tue periferie.