Canti solenni oggi

Oggi tutto va ben Madama la Marchesa
questo cantar s’ode per valli e per contrade
son voci giulive dal tosco fiorentino timbro
ma pur trentine sicule romagnol campane
per non dir umbre di Puglia e calabresi,
vili sol tacciono mute son liguri e padane,
che da due anni e più,  son grulli  quei che
non voglion vedere, mutato il viver e lo star
in questa nostra Italia grande e tanto nova
che novo  un re  regna e nell’oprar delle
faccende sue il favor ha di giulive bimbe,
al par suo tanto saputelle, che compagnia
fanno e al suo dir e al cenno il sì d'assenso
danno e poi, da mane a sera le man forte
battendo, questo il principiar del canto loro
solenne e con lo sguardo fisso al real scanno:
“Dove è l’Italia povera stracciona vilipesa
di quel tal di cui tutta l’Europa un dì derise?
Uno Stival vedi novo lucido rivoltato tutto
che il mondo inter bacia e riverisce prono
oh  sovrano oh nobil condottier toscano,
non più miseri qui  in cerca di un boccone
ma dalla pancia piena  e ben satolli tanto,
piene le fabbriche e forte risuonano i cantieri
non più tasse ma pesanti di fiorin saccocce,
solo un ricordo il paese ove il bel sì suonava
all’età dell’oro con te il tempo  è tosto ritornato
non Italia ma di Bengodi hai tu qui terra ricreato
epigono degno di  Giovanni di Boccacino da Certaldo”