Canto degli Orgogliosi
Nelle lande dell'io, sospesi tra cielo e suolo,
Gli orgogliosi danzano, in un vortice d'ardore.
Che cosa vogliono, domanda nel vento,
un'eco di risolutezza, un palpito d'intento.
Tra le ombre dei dubbi, risplende il loro destino,
la fiamma dell'orgoglio, un faro nel cammino.
Vogliono le stelle strette tra le mani,
cullare l'audacia nei loro sogni lontani.
In vesti di sfide, tessono il loro canto,
note d'orgoglio, su un pentagramma intanto.
Vogliono il trionfo dell'anima vibrante,
nella sinfonia della vita, essere il tono dominante.
Sono gli ambasciatori dell'ardente passione,
vogliono dipingere il mondo con il loro pennello.
Orgogliosi della loro unica essenza,
vogliono il rispetto, la libertà, la coerenza.
In cerca di prove, di orizzonti sconosciuti,
gli orgogliosi avanzano, destini intrecciati.
Vogliono il soffio della vita, profondo,
nell'oceano dell'esistenza, essere la loro onda.
Chi sono gli orgogliosi, se non custodi di verità,
vogliono spargere semi di giustizia e bontà.
Nel labirinto dei giorni, illuminano sentieri,
vogliono essere faro, nei cuori dei loro compagni veri.
Così, tra le pieghe del tempo e dello spazio,
gli orgogliosi navigano, con un passo audace.
Vogliono il significato, il senso di ogni passo,
nella danza della vita, essere il proprio abbraccio.
In questo canto degli orgogliosi, un'ode alla vita,
note sussurrate, nel silenzio della loro conquista.
Vogliono il cuore pulsante, la fiamma mai spenta,
nella sinfonia del destino, essere la nota più intensa.