Canto di consenso
Gregge silenzioso, brulicante massa,
anime senza volto, omologata massa.
Come pecorelle in fila, obbedienti,
seguono il solco tracciato, indifferenti.
Nessuna voce dissonante, solo un coro,
un canto di consenso, unanime e sonoro.
L'individualità è un fardello scomodo,
meglio mimetizzarsi, gregge compatto e sodo.
La mente è un foglio bianco, pronto da scrivere,
con penne altrui, idee da non sovvertire.
Il pensiero critico è un fuoco da domare,
la conformità regna, un dogma da acclamare.
I dubbi sono spine, pungenti e fastidiose,
meglio estirparle, con mani callose.
La sicurezza è nell'uniformità,
nella massa che rassicura, nell'anonimato che accarezza.
Ma sotto la maschera, un'anima si cela,
un cuore che pulsa, una voce che anela.
Sogni infranti, desideri repressi,
un'esistenza in sordina, tra compromessi.
Un barlume di ribellione, una scintilla fioca,
la speranza di evadere da questa gabbia di stoffa.
Forse un giorno, il coraggio di osare,
di rompere le catene, di volare.
L'alba di un nuovo giorno, un risveglio atteso,
un'identità da scoprire, un destino da scegliere.
Sfidare il conformismo, un'ardua impresa,
per liberare l'anima, finalmente distesa.