Canto di vita
Canto dell’amor
E degli orizzonti lontani
Che all’uom che muor
Paion sempre più vani
Canto della donna mia amata
Che se ne sta sulla riva perigliosa e guata
A rimirar l’orizzonte
Aspettando il suo uomo scender dalla cima del monte
Canto dell’amor mai conosciuto
Che di mille cavalieri
Causò il senno perduto
Così oggi come ieri
Canto di terre lontane
Dove solgo rifugiar la mia mente
Lontano da questioni nostrane
Lontano dai capricci e dalle malelingue della gente
Canto di chi è e di chi fu
E un dì morì per noi stessi
Il suo corpo or non è più
ma i suoi sogni non verranno mai repressi
Canto di loro che ora vagano
Illuminando gli animi di chi crede
Non che il domani sia un vil marrano
ma chi nel domani ha fede
Canto del sole e della luna
E delle loro figlie le stelle
Giammai vivremo la notte come una
ma le notti che da viver non son solo quelle
Canto di chi come me è gioco della fortuna
E canto dei mei sogni perfetti
Che possan vivere al tramonto della luna
Che possan esser realtà di diletti
Canto di quel che fui e di quello che sarò quando la mia anima sarà sparita
Un ragazzo che in poche righe seppe cantar la vita.