Canzone per Alessandra
Quante cose ancora avrei con te condiviso,
anche il mio mare per cessare d’esser Narciso:
specchiarmi tra le onde, solo, ed esser deriso!
Ero tanto vicino da poterlo sfiorare,
con un po’ di coraggio, l’avrei dovuto afferrare,
ma l’amore è sfuggente e spesso scompare,
come la finestra di cielo che a volte appare
a piacere del vento che fa le foglie spostare,
per rivelare l’azzurro che non posso guardare
quando nel fitto bosco mi vado a rintanare.
I miei occhi ora guardano verso un punto preciso,
dove Qualcuno per noi ha già tutto deciso:
sentimento troppo vivo, andava subito ucciso!
Resta solo il ricordo del tuo triste sorriso,
della goccia iridata, che solcava il tuo viso
e di quelle poche parole per dirmi:” E’ inviso,
il nostro amore deva appassire come fiore reciso!”
Ora devo soffrire, non poss’oltre aspettare,
mi mancan le forze per tornare a vagare,
rincorrere un’altra te e ricominciare a sognare.