Cara mia ex
Le tue labbra, ora secche
che prima eran velluto
adesso sono spente e pallide.
Eri la fonte dalla quale bevevo
fino a perdermi nei capezzoli
nell'infinito d'una breve vita.
Sei trasformata in peccato
da un'anima maledetta,
quella che ti ronza dentro
fingendo d'amarti alla follia
distruggendo la tua bellezza
mescolata a volgari trucchi.
Se fossi morta di stenti,
di fame e misera miseria
mai avrei avuto vergogna
d'aver imbevuto la mia pelle
col tuo corpo nudo.
I tuoi occhi quasi non ricordo
vitrei, non più di quel verde
che scintillava nella gioia
della purezza infantile.
Sei mal ridotta, e bevi
e ridi sghignazzando con i bravi,
quelli che più di me
t'odiano e ti tengono stretta,
come la più fraterna delle amiche,
per sbranare la tua dolcezza.