Caro destino
Caro destino,
se succede di scrivere a qualcuno
che non conosco se non é di fama,
questa scrittura piega e si colora
al garbo che in questi casi impera.
Ti chiederò dove ti trovi ora,
se il tuo viso é corrucciato o no,
quale sorriso accendi la mattina
e quanto vale un tuo cenno su di me.
Per non rischiare troppa confidenza
dovrei smettere di darti questo tu
ma gli anni che hai contaminato
sono già tanti e quindi rischio un po’.
Sarò gentile ma nel frattempo, tu,
non t’intromettere domani e dopo
nei sogni che vorrò ancora fare
nei quali amore cerco e amore do.
Ti prego, tu che non sai chi sei,
non disturbarmi in quelle belle notti
che mi vedranno da aspirante eroe
vestire l’aria di leggenda e mito.
Non presentarti da avversa dama
tra le pedine che allora muoverò.
Lascia vuota una casella bianca
dove assestare l'agognata sfida.
Quasi tuo,
Aurelio
(Anno di stesura 2008)