Carta penna e calamaio (2007)

Languido e pur a volte furente fuggo le strade della gente volgare per distender la mente all’ombra felice di patite esperienze E per questo mio ingegno che ai più dà fastidio non ho antenati a rallegrarmi d’amore ma solo veleni e ignoranze a produrre tuoni fulmini e malumore Che spariscano tutti mi dice il mio cuore e specie coloro che al posto d’onore han messo le armi invece che il miele sapendo che questo non è luogo d’arcieri non d’archi o di frecce ma di pace e passione . Cesare Moceo poeta di Cefalù Destrierodoc @ tutti i diritti riservati