Castelli di carta
Fingo eccitazioni senza sentor d'orgasmo come se assaporassi la mia storia senza averla vissuta solo per dar piacere al vivere E racconto quello che vedo e che non vedo dentro le stanze nereche mi vado scegliendocome se in ogni parola ci fosse un autoritratto non pensando alle linee innate della mano che lo ha dipinto qualcosa di già visto luci che filtrano nella penombra interiore a illuminare la mia solitudine a farmi accettare i miei limitiE nelle mie notticostruisco castelli di cartasenza accorgermi del perchè.Cesare Moceo poeta di CefalùDestrierodoc @ Tutti diritti riservati