Cento 18

Sei un Gesù senza croce su cui uccidere le spalle:
piuttosto un'ombra di legno, di ali che fanno un passaggio
a livello fra la pietra ed il cielo.
Sei caduto ieri e cadrai oggi:
io sono già il tonfo del tuo ginocchio inchiodato alla terra.
Credo di averti asciugato soltanto un dolore,
ho strizzato la carne dove è passato il tuo lutto,
ma ancora mi piange nel ventre un sepolcro che non avrà pace.