Cento 19

La tua traccia di nord mi infiamma la lingua
come fosse mosto di sud. Tu hai spostato i miei venti,
dirottato il sole come una spina, oscillando l'ago
di cui bramo la punta rovente, hai asciugato dai miei nervi
il sale in eccesso, fuso un battaglio nel mio ventre ormai sordo.
La tua traccia di nord mi sveglia ogni giorno con un girone
d'inverno: non sento più lo scirocco dove muoio, ma solo
il fumo, il freddo crepitio del desiderio con cui mi hai invasa.