Cento 34
Non sono sposa, non di questi bordelli, non per questi badili.
Non merito una giumenta che abbocchi a caricare la bugia,
sul mio petto imbastardisce una macchia figlia di liti.
Non sono miei l'orpello di bianche promesse, l'aureola all'anulare,
la viola lamentosa alle navate.
No, non sono sposa: ma fino a ieri avevo un corteggio di veli,
dall'armadio spuntava uno stelo da acconciare a diadema,
mi sentivo dritta e spina all'altare, invitavo il mio scanno
ad inginocchiare il silenzio. Oggi non sono sposa,
ma solo un nodo, un voto senza più grani.
Vedo tornare scalzo il mio cuore da un altro assaggio:
ha tolto il battito per non svegliarmi, sembra più stanco, ha giocato abbastanza.
Fuligginoso ed affranto come fosse scivolato in bocca alla notte.