Cento 42
Eccola qui la stagione che balla, che ticchetta
i solai con il passo piatto delle lucertole, con
l'impiccagione dei glicini e delle foglie rinverdite.
Ci sono tre croci sotto la voglia del cielo: una dice
chi sono, l'altra il tuo segno, la terza ci aspetta
ed è a forma di casa. Tu aprirai la porta e starai
dietro con il cuore già caldo e la distanza
andata ormai a male. Indossa la maglia
che sai, quella dove sta scritta la mia prima
parola, che inciampò facilmente fra il tuo braccio
ed il petto, metti il sorriso di allora, quando eravamo
una prova già vinta. Non portare biglietti, orari e rientri:
sistemati comodo fra il mio oggi ed il divano, lascia
chiusa la finestra. Sarà così il nostro letto: una
ciurma di lenzuola tenute per giorni al guinzaglio
che finalmente ci portano indietro le carezze lanciate per gioco.