Cento 80
Conosco tutti i versi di queste onde: il dritto ed il rovescio,
la diagonale, la razza, il romboide, la liquida Bibbia scritta
da innumerevoli fasciami, dalle reti, dalla gobba di un amo.
Ed il patto dei fondali annodati come mosaici.Il loro garrito
era nella mia culla prima del mondo. No, non ovunque
il mare si abbiglia allo stesso modo: qui è roca
masnada di ricci, saraceno senza pula. Io so dove
passa la notte, quando all'orizzonte sembra colla
e dietro si muovono i divertimenti della brezza, la
psidechelia silenziosa delle lampare che solleticano
il buio. Come ho potuto pensare di dimenticarne
la direzione non so. Ma adesso, finalmente, torno a
casa, all'unica riva che sa quando i miei piedi
l'adombreranno. E non importa se l'amore sarà
avaro, dimentico, lontano, impegnato in tessiture
di cui non terrò più la testa: dove non toccherò
allargherò le braccia. Le ali verranno
quando non rimpiangerò più il passo.