Cento immagini

Ne ha spostate di immagini
non le ha nascoste il refolo
di ottobre che si aggiorna
in spiragli braccati,
personifica foglie. Sono mani
arrossate al resistere
cento sostanze al pensiero
cento giorni che il peso
degli oggetti è quanto un sole
lungo a salire.

Cento crini cento rime
un fare di giorno e di notte
come immobile, e ausculta
il minimo suono elevarsi   
e l’esubero
di quando s’aumenta il pulsare
che a diluirlo, quella
sarebbe la vita che snida
forma in forma ‐ pieno spazio
si deposita adagio
si ferma.