Poesia
Che
Lasciate che le mie mani
cerchino gli avventizi odori
di una primavera acerba da gustare.
Lasciate che gli occhi
si arricchiscano di rughe
di improbabili sorrisi
Che le mani tremino
al piacere di sognare.
Che le gambe vincano
la corsa ad ostacoli verso il mare.
Che il mio corpo
si riunisca nella danza di una
preghiera laica ...per me stesso
Che giunga il digiuno contro
questo universo saturo
del nulla .
Che un sentito dialogo interno
con il mondo...