Che mistero
Che mistero, luci smorte vibrano
in assenze di risposte, nelle ore dei tramonti
soffocate da incertezze, appaiono ambigue.
Lacerate si schiantano, chiedendo al silenzio conferme.
Non si schiodano, che pensare quando si attende
la trasparenza che fa tanto aspettare
illuminata vagamente da piccoli lumini?
L'ansia accellera i battiti, aspettando il mattino che sorge.
Si aspetta di vederlo che ride, grazie a te, alla tua maestria
che porta allegria. Sottovalutarla è farsi male. Saper creare
trasmettendo calore, in buone azioni, un successo semplicemente è
quello, indimenticabile