Ho provato
a indossare il tuo dolore,
mi stava così largo
come una tenda antica
di quelle che
non lasciano passare la luce
e pesava di un peso sconosciuto.
Goffa mi muovevo senza equilibrio,
le braccia arrancavano
– ridevano di me –
Ho voluto sentire la tua gioia
e vagavo in una fitta foresta
con gambe tremanti
morse da rovi e ortiche,
sopraffatta dal rumore del vento.
Sono tornata in me
ma non ho trovato me stessa,
ero un andito di oscurità
senza principio né sbocco.
Ma chi sei tu? io chi sono?
29 settembre 2024
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