Danza perenne
di nubi mai stanche.
Tetto del mondo,
sei dolce riparo
per chi non ha casa.
Rifugio e consolazione
accogli mille domande
di quanti
non hanno ancora vissuto.
Trapunta di stelle
di rado cadenti,
lieve manto evanescente.
Di te
si spogliano
luna e sole
per poi rinascondersi
nei meandri
della tua infinità.
Dimora dell’eternità,
accogli da sempre
Chi ti rubò
sfumature cerulee:
con esse dipinse
la terra e gli occhi dell’uomo.
Distese immense
percorse da Angeli.
Ti offri agli uomini,
li cerchi, li chiami...
...ma quaggiù,
non ricevi
alcuna risposta.
24 settembre 2011
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